Il Disavow Tool di Google, uno strumento atteso quanto rischioso
In principio c’erano i Links, collegamenti che da altri siti puntavano al nostro, con il solo scopo di collegare fonti informative, approfondimenti su un contenuto, sorgenti di informazioni. In seguito i links sono diventati una sorgente di business quando vennero considerati uno strumento di valutazione dell’importanza di una pagina web.
Vennero quindi le penalizzazioni per chi, soprattutto negli ultimi 5-10 anni ha approfittato di questa libertà. Sono stati però colpiti tanti siti innocenti insieme ad un mare di siti di bassa qualità. Questo Google lo sapeva bene dal momento che gli algoritmi non possono essere così perfetti ma hanno pur sempre bisogno dell’intervento umano per essere affinati. Lo stesso motore quindi rilasciò questo nuovo strumento chiamato in maniera molto poco comprensibile: Disavow.
A Ottobre 2012 nasce lo strumento Disavow
Da questo momento una quantità di specialisti del web marketing hanno iniziato a chiedersi se fosse giunto il momento di fare un uso diffuso del nuovo ‘Graal’ messo a loro disposizione, o se invece fosse il caso di non rischiare.
Il SEO black hat inteso come attività totalmente indirizzata alla manipolazione dei risultati si è ancora una volta confrontato con il SEO white hat, ovvero quello etico di chi lavora seguendo le regole dei motori di ricerca.
I tentativi di manipolazione dei risultati SEO:
I risultati del SEO sono visibili nel medio e lungo periodo. La manipolazione scorretta impatta sul successo di lungo periodo. Non vi meravigliate se vi propongono risultati facili e immediati, magari con poca spesa, i problemi li vedrete tra un pò di tempo quando il motore avrà magari penalizzato l’intero sito.
La reputazione della comunità SEO viene influenzata in maniera negativa dall’attività di quei pochi che non lavorano in modo etico. L’affidabilità del professionista è la base necessaria per un business fatto di opportunità in un mercato molto competitivo.
Come utilizzare lo strumento del Disavow
Questo Tool che Google ha messo a disposizione di tutti negli strumenti per WebMaster è una opportunità di riportare un sito a nuova vita. Poter eliminare una quantità più o meno importante di backlinks di cattiva qualità/comprati è una soluzione che va scelta con molta cura e soprattutto utilizzata solo nei casi di effettiva necessità. Se non sapete se i vostri link sono buoni o meno non usate questo strumento. Fate prima una analisi dettagliata di tutti i vostri link e solo con questa valutazione avrete modo di capire se potete trarre vantaggio del tool. Ad esempio non utilizzate il Disavow per includere i vostri competitor segnalandoli per bassa qualità. Se gli strumenti vengono usati per ciò che servono, il motore di ricerca potrà migliorare e affinare i propri risultati, in caso contrario non stupiamoci se lo spazio per la nostra visibilità ci verrà sempre più fatto pagare.